Il 3 aprile 2022, presso lo MGM Gran Garden Arena di Las Vegas si è tenuta la 64° edizione dei Grammy Awards. Inizialmente prevista per il 31 gennaio a Los Angeles, è stata posticipata a causa di un focolaio COVID scoppiato proprio nella contea di L.A. A differenza dei chiacchieratissimi fratelli Oscar, questa edizione dei Grammy si è svolta senza particolari interferenze regalando, tuttavia, parecchie emozioni.
Tra i momenti più memorabili di questa edizione c’è sicuramente l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel suo video ha ribadito di voler difendere la libertà e di voler riempire il silenzio con la musica. Parole chiare e incisive, un invito nei confronti di tutti gli spettatori a non rimanere zitti e prendere posizione nei confronti di una delle più atroci ingiustizie che si sta compiendo sotto gli occhi di tutti.
Questa serata ha visto trionfare principalmente tre artisti, che sono tornati a casa con i riconoscimenti più importanti. Partendo da “Album Of the Year”, che è stato vinto dal jazzman Jon Batiste. Il suo disco “We Are”, pubblicato il 19 marzo dalla Verve Records, non è soltanto un bellissimo connubio tra generi più tradizionali quali gospel e jazz e generi più nuovi come il pop-soul, ma è anche portavoce di Black Lives Matter. Il disco, infatti, ha preso il nome dalla title-track uscita lo scorso Maggio 2020 proprio a sostegno del movimento attivista internazionale. Batiste ha vinto anche altri Grammy tra cui ricordiamo quello per il video Freedom e quello per il lavoro alla colonna sonora del film Pixar Soul.
Proseguendo con le premiazioni i Silk Sonic hanno trionfato in ben due delle categorie più importanti: “Song Of The Year” e “Best Record Of The Year” grazie a Leave The Door Open. Sempre con lo stesso album, il duo statunitense formato nel 2021 dai cantanti e produttori discografici Bruno Mars e Anderson Paak, si è portato a casa anche la statuetta per “Best R&B Performance” e “Best R&B Song”.
La statuetta per il “Best New Artist” è stata vinta dalla diciannovenne Olivia Rodrigo, che con il suo album d’esordio SOUR ha dato prova di finissime abilità di scrittura e composizione per la sua giovane età, al punto tale da essere proclamata come la nuova Taylor Swift. L’album, pubblicato il 21 maggior 2021, è stato inoltre premiato come “Best Pop Vocal Album”.
Uno degli attimi più commoventi della serata è stato sicuramente il tributo al recentemente defunto Taylor Hawkins, ex batterista dei Foo Fighters, da parte di Rachel Zigle, Ben Platt, Cynthia Erivo e Leslie Odom Jr. che si sono esibiti sulle note di Somewhere. Anche la cantante Billie Eilish ha voluto ricordare l’artista cantando la canzone Happier Than Ever e indossando una maglietta nera con il ritratto di Hawkins. I Foo Fighters si sono portati a casa ben tre statuette: “Best Rock Performance”, “Best Rock Song” e “Best Rock Album”. Con questi tre premi il gruppo capitanato da Dave Grohl diventa la band americana ad aver vinto più Grammy nella storia della musica.